Potere al Popolo: credibile punto di partenza per la rinascita di un’opposizione di sinistra

di  DANILO ZANELLI

Vorrei fare un ragionamento pacato sui motivi che rendono Potere al Popolo un progetto degno di considerazione. Ho il sospetto che in molti discorsi contrari a questo progetto ci sia la convinzione che Potere al Popolo sarà la manifestazione di una sterile opposizione puramente simbolica. È veramente così?

Cominciamo da una premessa ovvia. Come ben sappiamo, non è necessario un orizzonte governista per incidere nella società. L’opposizione non è una sterile pratica ininfluente. È stato grazie all’opposizione di sinistra che i lavoratori hanno ottenuto conquiste sociali come lo Statuto dei Lavoratori (proprio quelle conquiste sociali che ora stanno progressivamente distruggendo). Sgombriamo il campo da un equivoco: chi è al governo e ha la maggioranza non può fare quello che vuole. Quando l’opposizione è credibile non può non essere ascoltata. Quando l’opposizione raccoglie un significativo dissenso, i governi non possono fare macelleria sociale indisturbata. Nessuno può far finta di niente di fronte a un’opposizione credibile. L’opposizione credibile è un interlocutore che non può essere bypassato ed è capace di ostacolare l’avanzata del liberismo, dando corpo e voce al dissenso. La democrazia non è una dittatura della maggioranza. Un’opposizione credibile può fare rivendicazioni, costruire consenso attorno a quelle rivendicazioni e far capire al governo che quelle rivendicazioni rappresentano la volontà popolare.

Dunque l’opposizione incide. Ma non a caso ho parlato sempre di “opposizione credibile”. La “credibilità” è una parola chiave, decisiva, cruciale. Qualsiasi legame diretto o indiretto con forze che hanno contribuito alla macelleria sociale di questi anni rende un progetto poco credibile per chi è stanco di tutto ciò. Ecco perché, sinceramente, Potere al Popolo mi sembra l’unico voto possibile a sinistra. Certo, è una formazione appena nata. Ma non è né estremista né settaria. Nei programmi (sempre migliorabili) non ci sono assalti con le baionette, ma semplici cose di sinistra. E l’importanza data alla partecipazione dal basso è una novità bellissima. I programmi e il modo di agire innovativo, non verticistico, rendono Potere al Popolo un credibile punto di partenza per la rinascita di un’opposizione di sinistra. E in questo periodo la prima emergenza mi sembra proprio il recupero della credibilità. Anche da un punto di vista della comunicazione. So bene che molte persone in buona fede e di sinistra credono in Liberi e Uguali perché temono uno sterile settarismo. Ma in questa fase storica mi sembra molto più sterile una politica che non si preoccupa del recupero della credibilità, necessaria per tornare a incidere politicamente e culturalmente nella società. Quanta credibilità possono avere Bersani o D’Alema dinanzi alle persone che hanno subito la macelleria sociale di questi anni? Secondo me, poca o nessuna. In presenza di personalità con la loro storia molti sentiranno il sapore di operazioni puramente verticistiche.

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