La nostra libertà reale

di TOMMASO ROSELLI

Che cos’è la libertà? Cosa significa questa parola bellissima ma spesso corrotta? Ritengo valide queste definizioni: la condizione di assenza di soggezione o sottomissione al dominio, all’autorità altrui (libertà da, negativa) e la possibilità di scegliere autonomamente, senza costrizioni (libertà di, positiva), in parole povere non avere nessun padrone e poter decidere della propria vita.

I socialisti e i comunisti libertari vogliono la libertà per tutte e tutti, e la vogliono effettiva, reale, non quella formale delle false democrazie d’occidente! Per questo la libertà per noi è legata indissolubilmente e non è separabile dalla giustizia sociale, possibile unicamente in un sistema socialista, tendenzialmente egualitario a livello economico.

Il socialismo è la condizione necessaria della libertà effettiva per tutti e tutte, ed è la libertà dalla povertà e dallo sfruttamento.

Quindi i socialisti ed i comunisti libertari sostengono una inversione di tendenza nelle politiche economiche attuate dai vari governi affamatori, di centrodestra o centrosinistra, che stanno realizzando il piano liberista di privatizzazione ed erosione dello stato sociale conquistato dai lavoratori con la lotta; e vogliono la fine dell’austerità.

Attualmente il genere umano è in grado di eliminare la sete e la fame nel mondo, ma questo non interessa ai padroni del mondo, sempre più avidi di ricchezze… Il problema dell’ambiente naturale, che stiamo saccheggiando e inquinando senza ritegno, con il rischio di danneggiare irreparabilmente l’equilibrio biologico del pianeta, e la possibilità di una nuova guerra mondiale, rendono la nostra lotta ancora più urgente e necessaria perché sosteniamo la pianificazione dell’economia a livello mondiale, come via d’uscita a queste due possibili catastrofi.

Inoltre ribadiamo la necessità di un movimento anticapitalista coordinato internazionalmente.

Il destino dell’umanità è inscindibile da quello dell’ecosistema terrestre, di cui essa è parte integrante, ed in cui tutto è interconnesso. Dobbiamo assolutamente salvaguardarlo e combattere per il disarmo nucleare, per evitare la possibilità di un olocausto atomico su scala mondiale.

La lotta al razzismo è un’altra priorità perché esso indebolisce gli oppressi, dividendoli e fomentando le guerre fra poveri. L’emigrazione è un fenomeno di proporzioni mondiali, causata in primo luogo dagli squilibri economici creati dal sistema capitalista globalizzato, e dalle guerre che hanno anch’esse cause principalmente economiche. Il processo di globalizzazione economica e culturale è l’erede del colonialismo e della sua ideologia razzista.

Il potere sarà un male necessario ancora per molto tempo, o forse per sempre, sarà la Storia a deciderlo… Ci vorranno generazioni perché l’essere umano, condizionato dai rapporti sociali e dall’ideologia del capitalismo, raggiunga la necessaria autonomia per farne a meno, per liberarsene, o forse ci dovrà essere sempre una sanzione di qualche tipo per far sì che leggi, in questo caso ancora necessarie, vengano applicate. Attualmente si tratta di redistribuire il potere, decentrarlo e collettivizzarlo; stabilire sanzioni che siano rieducative, e combattere gli abusi.

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