La Quarta Via del nuovo azionismo

di Pino Quartana –

La crisi che si trascina dal 2008 viene sezionata, analizzata, indagata fino all’estenuazione avendo di mira una società che appartiene sempre più al passato, sempre meno al presente e non ancora al futuro. Le soluzioni prospettate sono quelle di decenni fa: il liberismo, che io preferisco definire il capitalismo selvaggio o degli animal spirits, e il keynesismo, che in Italia viene inteso come un diritto allo sviluppo infinito, magari con l’aiuto di massicce dosi di espansione monetaria e, perché no?, di inflazione. Non mi meraviglia quindi che nessuno capisca davvero cosa fare. Draghi compreso, che, pur essendo l’uomo più potente della finanza internazionale, non trova di meglio che fare le solite “manovrine” già sperimentate negli anni recenti dalla FED, dalla BoE e dalla Abe-Economics giapponese.

Tornerò fra non molto sulle cause della crisi e sulle terapie adottate in questi anni. Mi preme in questa sede far notare invece che tutti i modelli economici conosciuti o sono falliti o si stanno rivelando inadeguati. La crisi ed il crollo dell’URSS e del modello comunista non hanno significato il trionfo del capitalismo selvaggio né tanto meno la Fine della Storia come assicurava Fukuyama (e tutto ciò la crisi lo fa capire ogni giorno di più) ed il modello socialdemocratico non sta neanch’esso messo tanto bene.

Ormai bisogna ricercare una Quarta Via, la via della società giusta e libera del domani. La Quarta Via del nuovo azionismo sarà la via della “libertà uguale” anche nella sfera della produzione. Essa sarà a favore della giustizia e della libertà in tutte le sue forme e quindi non impedirà il libero commercio e le libere attività imprenditoriali o la proprietà privata, però le limiterà e le conterrà entro certe dimensioni pro-capite (perequazione patrimoniale, imposta patrimoniale fissa ecc.). Non cancellerà ciò che viene chiamato capitalismo (tra l’altro, sarebbe una gran perdita di tempo e di energie). Queste però sono solo le condizioni di base, di contorno. La Quarta Via è qualcosa che rompe tutti gli schemi classici e va oltre; una terra di sperimentazione sociale all’interno della quale sarà previsto un piano completo di garanzie di nuovo Welfare, gli orti sociali, le cooperative agricole di autoconsumo, l’autoproduzione energetica diffusa, le Banche delle Ore, zone economiche franche, gestioni cooperative e autogestioni, ma anche cogestioni delle imprese; insomma, un modello libertario, un modello dei “cento fiori”. Qui per “cento fiori” si intende piuttosto qualcosa come l’anything goes del filosofo della scienza Paul Feyerabend: tutto può servire, tutto è degno di tutela da parte dello Stato, non solo il modello capitalistico classico.

Quindi il modello del Nuovo Partito d’Azione non tende a sopprimere il capitalismo bensì l’egemonia capitalistica. Il capitalismo può stare benissimo senza la democrazia, il modello libertario (più che liberale o liberista) dei ‘cento fiori’ no. Ma trattandosi di un modello libertario non può prescindere nemmeno dalla libera iniziativa imprenditoriale ed economica. La Quarta Via è il modello di una società pluralistica anche dal punto di vista del modello economico. Non vuole abolire il sistema economico capitalistico, ma vuole creare una società in cui esso non abbia diritto all’egemonia. Vuole creare delle economie parallele che convivano con esso ma che siano rette anche da altri paradigmi. Vuole che queste economie parallele siano tutelate dallo Stato al pari dell’economia capitalistica. Senza creare delle lotte tra modelli, ma facendo sì che, specialmente i più deboli della società, possano giovarsi della pluralità e della coesistenza concorrenziale di tanti modelli diversi. Non potrà che essere così in quella che sarà la società del futuro, la società della fine del lavoro così come lo conosciamo (Rifkin), la società delle stampanti 3D e di tante altre incredibili innovazioni sconvolgenti (in senso positivo come in senso negativo) che sono in stato di incubazione già oggi.

Pino Quartana (presidente del Nuovo Partito d’Azione)

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