di ALEXIS TSIPRAS
Care compagne e compagni,
Volevo prima di tutto ringraziarvi per la vostra fiducia e l’onore che avete dimostrato per me, Syriza e il Partito della Sinistra Europea proponendo di mettermi in primo piano in una lista in Italia. Una proposta che rappresenta un riconoscimento morale per le nostre lotte dall’inizio della crisi in Grecia e il nostro tentativo di internazionalizzare il problema nell’Europa del Sud. Una proposta che completa quella del Partito della Sinistra Europea per la mia candidatura per la presidenza della Commissione Europea.
In Grecia, in Italia e nell’Europa del Sud in genere siamo testimoni di una crisi senza precedenti, che è stata imposta attraverso una dura austerità che ha fatto esplodere a livelli storici la disoccupazione, ha dissolto lo stato sociale e annullato i diritti politici, economici, sociali e sindacali conquistati. Questa crisi distrugge ogni cosa che tocca: la società, l’economia, l’ambiente, gli uomini.
«L’Europa è stata il regno della fantasia e della creatività. Il regno dell’arte», ci ha insegnato Andrea Camilleri, per finire in «un colpo di stato di banchieri e governi», come ha aggiunto Luciano Gallino. Questa Europa siamo chiamati a rovesciare partendo dalle urne il 25 di maggio nelle elezioni per il Parlamento Europeo. Scommettendo sulla ricostruzione di una Europa democratica, sociale e solidale.
La vostra proposta per l’unità, aperta e senza esclusioni, della sinistra sociale e politica anche in Italia rappresenta un prezioso strumento per cambiare gli equilibri nell’Europa del Sud e in modo più generale in Europa. Syriza ed io personalmente sosteniamo che l’unità della sinistra con i movimenti ed i cittadini colpiti dalla crisi rappresenta il migliore lievito per il rovesciamento. E’ la condizione necessaria per cambiare le cose.
La vostra proposta per la creazione di una lista aperta, democratica e partecipativa della sinistra italiana, dei movimenti e della società civile in Italia per le elezioni europarlamentari di maggio, con l’obiettivo di appoggiare la mia candidatura alla Presidenza della Commissione Europea, può rappresentare, alle seguenti condizioni, un tentativo di aprire con successo una nuova speranza.
La prima condizione è che questa lista si costituisca dal basso, con l’iniziativa dei movimenti, degli intellettuali, della società civile.
La seconda condizione è di non escludere nessuno. Si deve chiamare a parteciparvi e a sostenerla prima di tutto i semplici cittadini, ma anche tutte le associazioni e le forze organizzate che lo vogliono.
La terza condizione è di avere come unico scopo quello di rafforzare i nostri sforzi in queste elezioni europee per cambiare gli equilibri in Europa a favore delle forze del lavoro contro le forze del capitale e dei mercati. Di difendere l’Europa dei popoli, di mettere un freno all’austerità che distrugge la coesione sociale. Di rivendicare di nuovo la democrazia.
L’esperienza di Syriza in Grecia ci ha insegnato che in tempi di crisi e di catastrofe sociale, come quelli di oggi, è di sinistra, radicale, progressista ogni cosa che unisce e non divide. Solo se facciamo tutti insieme un passo indietro, per fare tutti insieme molti passi in avanti, potremmo cambiare la vita degli uomini.
In un quadro del genere anche il mio contributo potrà essere utile a tutti noi, ma prima di tutto ai popoli d’Italia e d’Europa.
Speriamo sia l’inizio dell’unificazione della “vera” sinistra che lavori per il futuro dell’Italia e dell’Europa aprendo nuove prospettive politico – culturali e nuovi orizzonti per i giovani che sono il vero futuro.
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