di MARIA ROSARIA GRECO (da Gaza) –
A Beit Sahour è stata uccisa una giovane donna palestinese. Aveva 21 anni e si chiamava Israa Ghrayeb. É stata crudelmente assassinata dai membri della sua famiglia per aver pubblicato sui social un video di lei uscita per un caffè con il suo fidanzato e la sorella di lui. Il video avrebbe “disonorato” la famiglia. Un “delitto d’onore” assurdo che ci lascia senza fiato e che ci catapulta in un contesto di degrado sociale in cui la donna palestinese è vittima due volte. Non solo è vittima della colonizzazione e occupazione militare israeliana, che la costringe a un regime di apartheid, ma è anche vittima di una cultura patriarcale dominata da rigorosi concetti di onore, virtù, purezza, virilità. Significati che oggi andrebbero rivisitati, capovolti, ma che paradossalmente vengono stupidamente affermati anche in risposta all’occupazione stessa, nel tentativo di preservare quella identità culturale di appartenenza.
Così accade che donne, e spesso giovani donne, appartenenti alle classi sociali più povere, diventano vittime innocenti, private dei propri diritti fondamentali. Affronta con grande sensibilità questo tema il grande poeta e scrittore Ibrahim Nasrallah in “Balcony of disgrace” (balcone del disonore) in cui approfondisce il tema del delitto d’onore e la condizione della donna araba.
Tutte le #Israa in Palestina hanno il diritto di vivere serenamente la propria vita senza il timore della doppia oppressione a cui sono costrette. Bisogna lottare contro il colonialismo, contro l’apartheid e anche contro il patriarcato misogino. Noi siamo con loro, con tutte le Israa che vogliono semplicemente essere libere.
Ma il delitto d’onore e la violenza sulla donna non colpiscono solo la Palestina o il mondo arabo. Ogni anno, nel mondo, vengono uccise per mano del proprio compagno (o l’ex) circa 13mila donne (la fonte è il Centro Reina Sofia para el Estudio de la Violencia di Valencia), anche se pare si tratti di una stima per difetto, calcolata sulla base della popolazione femminile mondiale di età superiore ai 14 anni. In Italia sono circa 100 all’anno (la fonte è il ministero dell’Interno, Eures).
È vergognoso. Ancora oggi la donna nel mondo subisce violenza fino alla morte. Quante #Israa dovranno morire prima di arrivare a un cambiamento?
Israa siamo tutte noi!
#كلنااسراءغريب
Maria Rosaria Greco – curatrice della rassegna Femminile Palestinese