Grazie compagno e fratello!

Si chiamava Abd Elsalam Ahmed Eldanf, un lavoratore, un compagno.
Ucciso stanotte a Piacenza per aver cercato di difendere la dignità del lavoro.
Esprimiamo il nostro cordoglio alla sua famiglia e ai suoi fratelli di lotta.
Come gli altri prima di te non sarai dimenticato.
Socialismo o barbarie!

Movimento RadicalSocialista

Il comunicato della USB Piacenza:

«PIACENZA 14 settembre ore 23.45 si muore per lottare si muore per i diritti.

“Ammazzateci tutti” è il grido dei lavoratori della logistica di Piacenza. Un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della SEAM, ditta in appalto della GLS questa notte davanti ai magazzini dell’azienda.

Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, la USB aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato.

Di fronte al comportamento dell’azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato. Proprio durante l’azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell’azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia da un camion in corsa che ha forzato il blocco.

Questo assassinio è la tragica conferma della insostenibile condizione che i lavoratori della logistica stanno vivendo da troppo tempo. L’USB si impegna alla massima denuncia dell’accaduto: violenza, ricatti, minacce, assenza di diritti e di stabilità sono la norma inaccettabile in questo settore.

Oggi 15 settembre alle ore 11.00 conferenza stampa davanti al magazzino di Piacenza.

Prosegue comunque il presidio dei lavoratori che si è formato dopo la tragedia e si sta arricchendo sempre più con l’arrivo di altri lavoratori degli stabilimenti vicini. »

Questo il comunicato della CGIL:

«Negli appalti, dopo le intimidazioni e lo sfruttamento, si muore – Il drammatico epilogo del presidio di questa notte davanti ai magazzini della GLS a Montale (Piacenza) affonda le radici nel clima di tensione aziendale, ripetutamente denunciato, senza che questo producesse effetti conseguenti, negli anni precedenti dalla Cgil. Cgil e Filt di Piacenza e dell’Emilia Romagna denunciano in questo modo la situazione che si è determinata in questa realtà, tragicamente aggravata dalla morte di Abdesselem el Danaf, lavoratore egiziano investito la notte scorsa durante un presidio di lavoratori indetto dal sindacato Usb. Questo non è solo il momento della solidarietà e delle vicinanza alla famiglia, ma anche quello di non tacere, a partire dalla necessità di fare luce sulle cause e le responsabilità di quanto è accaduto. Sicuramente in questa vicenda l’azienda ha una grossa fetta di responsabilità per una situazione che si prolunga da anni, con l’incapacità della stessa di affrontare i problemi inerenti alle condizioni e ai rapporti di lavoro, non ricercando soluzioni che avrebbero migliorato il clima all’interno dei luoghi di lavoro. Come Cgil e Filt avevamo richiesto con forza alle istituzioni e alle parti sociali datoriali del territorio di intervenire affinché fossero estesi e applicati, a partire dalla GLS, i contenuti degli accordi e protocolli su legalità e appalti siglati nel territorio e a livello regionale. Infatti nelle denunce presentate a suo tempo avevamo segnalato a più riprese come il mancato governo della GLS delle dinamiche presenti all’interno del deposito rischiassero di far precipitare gli eventi. Anche alla vigilia del Natale 2015 vi furono episodi di intimidazioni e violenze fisiche culminate con l’accoltellamento di un lavoratore: le nostre preoccupazioni che tutto ciò potesse sfociare in una tragedia si sono purtroppo dimostrate fondate. La morte di Abdesselem mette tragicamente in evidenza la situazione presente negli appalti della logistica e rende urgente e definitiva la ricerca di una soluzione, a partire dalla legge regionale su “Appalti e legalità”, in grado di restituire dignità e diritti ai lavoratori che operano anche in questo comparto. Non ci fermeremo e sosterremo le nostre ragioni con tutte le azioni necessarie. »

Cgil Emilia Romagna, Cgil Piacenza, Filt Emilia Romagna, Filt Piacenza

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