di HERMANO ANTONIO –
Il messaggio generale della propaganda di sistema oramai è esplicito: la nostra esistenza è minacciata da pandemie, inquinamento, terrorismo, riscaldamento globale. Per sopravvivere la società deve razionalizzarsi, deve lasciarsi trasformare in un’azienda, sempre più tecnologica ed efficiente, costi anche l’annientamento dei diritti individuali e collettivi.
Non si dice mai che l’azienda è lo strumento di profitto e potere di chi la comanda!
Non si dice mai che il massimo di efficienza di un’azienda coincide col massimo di capacità di controllo e sfruttamento del padrone sui suoi dipendenti!Non si dice mai che tutto ciò coincide con l’impossibilità per questi ultimi di opporre resistenza e di pensare con la propria testa.
Colao esalta il 5G come strumento di efficientamento della società perché dà la possibilità di tenere tutto e tutti sotto controllo in tempo reale, di somministrare farmaci e vaccini da remoto e di aprire le porte solo a chi deve entrare, senza più bisogno di badge. In sostanza il governo a distanza di una società resa aziendale.
Al di là della questione dell’innalzamento a 60 volt/metro del 5G, nella propaganda per una società che deve essere efficientata come se fosse un’azienda, vi è un inganno concettuale di fondo, perché l’azienda ha un padrone che la usa per il suo proprio interesse e non per quello dei dipendenti o della collettività (basta studiare l’azione dell’ex FIAT dalla seconda guerra mondiale ad oggi e confrontarla con quella di Adriano Olivetti e dell’azienda che ha fondato fino alla sua scomparsa), mentre la società non dovrebbe avere un padrone e dovrebbe perseguire il bene comune.
E invece la società aziendale efficientata dalle reti del 5G, dai tracciamenti personali e del telegoverno ha un padrone in coloro che possiedono queste reti da cui tutto dipenderà, compresa l’apertura delle porte, ovvero la possibilità per i singoli di entrare o di uscire da luoghi pubblici e privati comprese la propria casa e la propria automobile, la possibilità di usare servizi e trasporti pubblici e privati, di accedere al web, alle comunicazioni, alle informazioni, al denaro, non più contante e accessibile solo attraverso conti elettronici.
Per la popolazione, perdere la possibilità pratica di opporsi, di resistere, significa perdere ogni capacità di negoziare, di conservare diritti, di partecipare alle decisioni, di difendere la libertà, i risparmi, la salute.
L’ottimizzazione funzionale della società a beneficio degli interessi di coloro per cui lavorano i Colao e i Conte, ovvero per i tecnocrati detentori di queste reti di controllo e gestione è in perfetto conflitto con quelli della società.
L’eliminazione di ogni possibile resistenza, di opposizione politica, di dissenso anche morale avviene con l’eliminazione della privacy, dell’autonomia e dell’indipendenza di azione da parte di un apparato che spia e, quando vuole, può togliere soldi, automobile, casa, comunicazioni: CINA DOCET (chi è incredulo, si legga l’articolo di Byung-Chul Han che ho tradotto tempo fa sul mio profilo).
Quello che i Colao e associati nelle istituzioni stanno realizzando con 5G, manipolazioni biologiche e tracciamento, è una società organizzata come una fabbrica al servizio dell’interesse di una classe padronale sovrasociale e con la facoltà di controllo dell’informazione, di spionaggio e blocco di chi non si allinea ai loro interessi. Un modello di gestione della popolazione di stampo zootecnico, dove l’allevatore ha il pieno controllo, anche biologico, degli esseri viventi in suo potere.
Non a caso Lagarde ha affermato (salvo ritocchi successivi dovuti al clamore suscitato) che i vecchi sono troppi e costituiscono una minaccia per la società (aziendalizzata). Aggiungo io, perché pesano sul welfare e come per loro anche per i lavoratori in esubero posti in cassa integrazione, è bene che venga convertita in cassa cremazione senza autopsia (come del resto è stato praticato per i presunti, ma non reali, morti di covid-19 dell’era iniziale del terrore pandemico).
Ma come diceva un nanoencefalico poco tempo orsono, state sereni, andrà tutto bene! La vera domanda da farsi è: «Ma perché continuano a ripetere che si uscirà dalla pandemia quando sarà pronto il vaccino, se il 90% sono guariti senza?». O anche: «Che senso ha parlare di vaccino se già ora il virus ha una carica virale infinitesimale rispetto alla fase iniziale?».
Quelle tabelle con i numeri quotidiani servono solo a mantenere l’attuale stato di emergenza (anche se non c’è più) con gli scopi che è facile immaginare! Lo diceva due mesi fa il premio Nobel Montagner, che aveva scoperto (e una equipe indiana, prima di lui, che poi messa sotto pressione è stata costretta a ritirare lo studio) che una piccola sequenza del virus dell’HIV era stata inserita nell’RNA del Coronavirus e che i virus manipolati geneticamente tendono, col passare del tempo, a ritornare al loro stato naturale. Conseguentemente, questa pandemia sarebbe scomparsa con buona probabilità all’inizio dell’estate. Montagner è stato insultato e ignorato. Ma ora si sta puntualmente verificando ciò che aveva previsto!
Voglio ricordare che a un premio Nobel per la medicina vengono assegnati talmente tanti soldi da non dover dipendere più dai finanziamenti di chicchessia per il resto della sua vita. Montagner è libero di dire le cose come stanno a differenza di tutti i prezzolati legati a Big Pharma che continuano a comparire in televisione (tranne i personaggi che si sono palesemente squalificati come ad esempio Burioni).
Parlare di numero di contagiati coronavirus oggi in Italia è come parlare del numero di gente che si è beccata una banale influenza. Sarebbe più il caso di parlare del numero di quelli che sono GRAVI o in TERAPIA INTENSIVA!
Casomai, ciò che viene realmente censurato è l’esatto contrario!!! [il riferimento è a un post su facebook in cui si denunciava una presunta censura sui ricoveri per covid, ndr]