CHI SIAMO

Il Movimento RadicalSocialista è un’associazione fondata il 9 dicembre 2006 a Bologna per iniziativa di donne e uomini di varie regioni d’Italia, provenienti dalla sinistra socialista, radicale, comunista, ecologista e anarchica, allo scopo di unire e rivitalizzare, riscoprendone le genuine radici libertarie, le migliori e più gloriose tradizioni della sinistra italiana ed europea.

MRS non vuol essere un partito ma un laboratorio di idee e di proposte; un movimento agile, aperto e pienamente libertario; una proficua occasione di confronto tra quanti nella società civile hanno il desiderio e la volontà di impegnarsi attivamente per la causa dell’unità e della rifondazione della sinistra, all’insegna di un respiro ideale e morale che da troppo tempo si è perso, con il risultato di allontanare dalla politica proprio le persone più coscienti della sua possibile “nobiltà” e radicale alterità rispetto alle meschine logiche di potere e di spartizione delle cariche pubbliche.

MRS vuole esercitare un ruolo di stimolante avanguardia nel cammino verso la possibile, necessaria ricostruzione e ricomposizione unitaria della sinistra, su un terreno radicalmente diverso – laico, libertario e autenticamente socialista – rispetto a quello (moderato e centrista) scelto dai “riformisti” del partito democratico. Senza pregiudiziali ideologiche o visioni dogmatiche e dottrinali, ma nella consapevolezza che la sinistra debba rimanere tale, senza rincorrere eternamente il centro conservatore ed anzi riscoprendo e rilanciando con decisione ed entusiasmo i suoi antichi ma sempre nuovi valori e ideali (insegnati negli ultimi due secoli, nella teoria e nella prassi, da maestri italiani come Ferrari, Pisacane, Cattaneo, Cavallotti, Gobetti, Rosselli, Gramsci, Rossi, Parri, Basso, Calamandrei, Capitini, Lombardi, Berlinguer, Pertini e tanti altri ancora; e sul piano internazionale da filosofi “radicali” quali Mill, Dewey, Russell, Marcuse, Rawls o rivoluzionari come Rosa Luxemburg): la giustizia sociale, l’eguaglianza arricchita dal pieno rispetto delle diversità individuali, e in primo luogo la libertà intesa come conquista (e difesa) dei diritti civili e sociali, come lotta per la liberazione integrale degli esseri umani da ogni forma di oppressione e sfruttamento, come continuazione e sviluppo di quella autonoma mobilitazione politica e ideale che ha trovato nella Resistenza antifascista la sua espressione più alta dal punto di vista storico ed etico.

La libertà, a patto che non voglia significare (come per il vecchio e nuovo liberalismo conservatore) l’intollerabile e ingiustificato privilegio di una élite, non ha nulla a che spartire con le destre populiste, nazionaliste, confessionali o falsamente liberiste (nella realtà di un “libero mercato” interamente dominato dai monopoli privati). Libertà non può che essere “libertà eguale”, diritto inalienabile di tutti gli uomini sulla terra, democrazia sostanziale “dal basso”, partecipazione e cogestione fino all’autogestione, solidarietà e “fraternità” (per recuperare il terzo principio, spesso ignorato, della rivoluzione francese), pari opportunità, eguaglianza nella differenza e unicità di ciascuno. E in concreto laicità, diritti civili, garanzie sociali, liberazione dallo sfruttamento, emancipazione del lavoro e dal lavoro alienato, tutela e promozione dei più deboli, redistribuzione della ricchezza, reddito minimo garantito.

Ci proponiamo dunque di rivalutare le matrici libertarie delle tante tradizioni politiche che hanno arricchito e fatto grande la sinistra italiana, nella convinzione che un socialismo libertario e radicale possa essere il fondamentale motore della rinascita della sinistra, conducendo ad una sintesi superiore sia gli antichi ma ancora fecondi ideali umanistici del socialismo europeo, che le moderne e irrinunciabili tematiche come quella ecologista; sia le sempre valide e urgenti istanze pacifiste, che l’originale esperienza del comunismo italiano nella sua diversità e autonomia: una tradizione che nonostante i suoi limiti ha costituito l’indiscutibile nerbo della Resistenza antifascista e della quarantennale opposizione al potere democristiano, mobilitando ed educando alla partecipazione politica vaste masse popolari. Senza trascurare gli stimolanti fermenti rappresentati dalla “contestazione” del Sessantotto, dalle lotte operaie e sindacali, dalla storia della “nuova sinistra” alternativa, dai movimenti femministi, dalle battaglie laiche e radicali per i diritti civili. Il nostro impegno è di contribuire a far confluire tutto questo bagaglio di idee ed esperienze – così ricco, multiforme, variegato, plurale – in una nuova sinistra rifondata e combattiva, animata dalla linfa vitale dei mille movimenti e canali di partecipazione diretta espressi dalla società civile, anche in polemica con il decadimento morale della politica “partitocratica” e il malcostume di un sistema ormai privo di ideali e valori.

La nostra Associazione, al di là delle sue stesse finalità politiche, intende comunque offrire un’opportunità di incontro e di dialogo a tutti coloro i quali, con il loro piccolo o grande impegno quotidiano in difesa della pace, dei diritti, dell’ambiente e della solidarietà, contro razzismo, xenofobia e pregiudizi di ogni tipo, contribuiscono nei fatti alla “resistenza umana” nei confronti del disimpegno, dell’apatia, del “nichilismo” indotti dalla società contemporanea, dell’egoismo senza princìpi, della dilagante irresponsabilità sociale e stupidità comportamentale, del cieco consumismo ridotto a unica filosofia di vita, nell’interesse di un capitalismo che mentre inonda i mercati di un’imponente pletora di merci, priva dei consumi necessari la maggior parte della popolazione mondiale, sfrutta i popoli del terzo mondo con la sua globalizzazione imperialistica, scatena guerre criminali e devasta progressivamente l’ambiente naturale del pianeta, degradando di pari passo la vita materiale e spirituale degli esseri umani.

Attraverso il Movimento RadicalSocialista, si leva la voce di quanti intendono essere veramente radicali e veramente socialisti, dei libertari provenienti da ogni filone storico dell’arcipelago progressista, per indicare una strada possibile – forse l’unica strada possibile – verso l’unità, il rinnovamento, il rilancio, il… ritorno al futuro della sinistra italiana.

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